E per ultimo, ma non per importanza è una sperimentazione volta alle MAMME perché, quando nasce un figlio, nasce anche una mamma che, talune volte, per le motivazioni più diverse decide di compiere un ultimo grande atto di amore, quello di riconoscere i propri “limiti” decidendo di non riconoscere il proprio figlio/a e, assicurargli invece una famiglia che lo possa amare.
È da questo assunto che nasce sul nostro sito la pagina “MAMME A UN BIVIO” un progetto che vuole essere attraverso l’informazione, di supporto a tutte quelle mamme che, per motivi diversi, si accorgono di non potersi prendere cura del bimbo che hanno concepito. Crescere un figlio o una figlia è meraviglioso, ma quando si sente che le proprie braccia non sono abbastanza forti per farlo, può essere confortante affidarsi a qualcuno.
La cosa più importante è che il bambino nel loro grembo abbia la possibilità di continuare a vivere, anche se cresciuto da altre braccia. Questa possibilità è data dal DPR 396/2000, art. 30 comma 2, che consente alla madre di non riconoscere il bambino e di affidarlo all’ospedale dove è nato affinché gli siano assicurate l’assistenza e la sua tutela giuridica.
A questo link è possibile trovare l’elenco completo delle culle per la vita, regione per regione: http://www.culleperlavita.it/dove_sono.php
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